COMUNICATO STAMPA DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI TERAMO
A TUTTI GLI ORGANI DI INFORMAZIONE LORO SEDI
Oggetto: Tavolo di Coordinamento per il rilancio del sistema economico teramano
Venerdì 10 febbraio si è insediato, alla presenza dell’Assessore Regionale Dino Pepe e del Presidente dell’Amministrazione Provinciale Renzo Di Sabatino, il Tavolo di Coordinamento per il rilancio del sistema economico teramano, presieduto dal Presidente della Camera di Commercio Gloriano Lanciotti, istituito dall’Ente Camerale a seguito degli eventi calamitosi degli ultimi mesi.
Al Tavolo hanno partecipato tutti i rappresentanti delle Associazioni di categoria, dei Sindacati, dei Consumatori e degli Ordini professionali presenti nel Consiglio camerale.
Nel corso della riunione è stato illustrato un documento elaborato dall’Ente camerale sulle problematicità dell’emergenza in corso e sulle proposte da avanzare al Governo prima della definitiva approvazione del decreto legge recanti nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017, approvate dal Consiglio dei Ministri il 2 febbraio u.s. ed oggi pubblicato sulla gazzetta ufficiale. Inoltre sono state approfondite le problematiche relative ai diversi ambiti economici al fine di elaborare un piano organico di proposte e di interventi anche rispetto all’evento neve che ha martoriato parte della Provincia di Teramo.
In sintesi le proposte presentate stamattina riguardano:
1. Allargamento del cratere sismico
L’attuale perimetrazione del cratere esclude cinque comuni contigui a quelli già individuati che hanno subito danni ingenti e gravi alle abitazioni, agli edifici pubblici e scolastici, alle attività produttive. E’ necessario chiedere l’inclusione nel cratere dei comuni di Isola del Gran Sasso d’Italia, Colledara, Castel Castagna, Pietracamela e Fano Adriano, attraverso un emendamento allo schema di disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 2 febbraio us.
2. Estensione dei benefici previsti per il cratere sismico
Il Comune di Teramo è inserito nel cratere sismico, ma con importanti limitazioni riguardanti il sostegno al reddito dei lavoratori (art.45), le misure in materia fiscale (art.46), la detassazione dei contributi, indennizzi e risarcimenti (art.47) e la proroga e sospensione dei termini in materia di adempimenti e versamenti tributari e contributivi (art.48). E’ necessario chiedere l’estensione dei benefici previsti dagli art. 45 – 48 del decreto anche ai beneficiari del Comune di Teramo, visto l’elevato numero di residenti che hanno case e locali per attività economiche inagibili.
Inoltre lo schema di decreto legge approvato il 2 febbraio prevede che il periodo di fruibilità dei benefici e delle sospensioni abbia fine il 30 settembre 2017. Si chiede lo slittamento di tale termine di un ulteriore anno, sino al 30 settembre 2018.
3. Eventi meteorologici di gennaio 2017: riconoscimento dello stato di calamità naturale nazionale.
Quale conseguenza delle distruzioni e danneggiamenti causati dall’eccezionale ondata di maltempo, non ancora quantificabili in maniera puntuale stante il perdurare dell’emergenza, ed in considerazione che gli effetti indiretti di tale calamità rischiano di generare una situazione di non ritorno per le attività economiche delle aree collinari e montane della provincia, è necessario che il Consiglio dei Ministri deliberi lo Stato di calamità naturale di tipo C (ovvero di livello nazionale).
Potrebbero essere applicati in analogia a quanto previsto con il decreto 189/2016 convertito con la legge 229/2016, gli stessi strumenti agevolativi di cui agli art. 19,20,21,22,23,24,25 e per quanto concerne le misure per il lavoratori e le sospensioni dei termini e le misure in materia fiscale le disposizioni di cui agli art. 45,46,47,48, 49 della stessa L.229/2016.
4. Strategie ed azioni per il rilancio del sistema economico
Gli eventi calamitosi succedutisi dal 24 agosto ad oggi, hanno prodotto non solo distruzioni e danni fisici alle abitazioni, edifici pubblici, strutture sportive , opifici agricoli, commerciali, industriali, turistici, ecc. , ma anche e soprattutto, danni indiretti i cui effetti, e la cui durata, non sono al momento quantificabili.
Le conseguenze sui livelli di attività economica sono disastrosi, nel momento in cui tante attività rischiano la chiusura definitiva per la scomparsa del mercato di riferimento. Si pensi alle attività agricole, artigianali e commerciali nei comuni dell’entroterra; tali territori hanno subito negli ultimi mesi una repentina accelerazione di un fenomeno strutturale rappresentato dal progressivo spopolamento della montagna.
A ciò va ad aggiungersi il crollo delle attività turistiche, e di conseguenza di tutto l’indotto che tale settore attiva, che rischia di avere effetti duraturi e diffusivi per tutto il territorio provinciale, quindi anche per il sistema balneare, se non si riesce a comunicare in maniera efficace l’esiguità del rischio di vivere e soggiornare nella nostra terra.
A tal fine, ed in maniera non esaustiva, si individuano le seguenti linee strategiche da sviluppare:
azioni per il turismo (animazione/eventi; incentivi per l’incoming; promo-commercializzazione; comunicazione);
valorizzazione dei prodotti agricoli e delle produzioni di nicchia;
piano di rilancio delle produzioni del distretto della ceramica artistica di Castelli;
rivitalizzazione delle attività artigianali e commerciali nei centri storici;
bioedilizia, benessere abitativo, cultura antisismica nella ricostruzione e riqualificazione dei centri storici montani.
Le proposte presentate venerdì 10/02/17, con le integrazioni che verranno dalle Associazioni di categoria, confluiranno in un unico documento che terrà conto anche delle risultanze dell’incontro in programma lunedì 13 pv. convocato dal Presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, con i 47 Sindaci della provincia di Teramo.
IL PRESIDENTE
Gloriano Lanciotti